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Competività ed efficienza sono tra i nostri obiettivi, essere tra gli attori principali nello sviluppo del sistema logistico integrato nazionale e toscano.

Vogliamo essere promotori di opportunità per il nostro territorio e sostenitori attivi della transizione verso una logistica sostenibile e tecnologicamente avanzata.

La Nostra Vision

Vogliamo essere tra gli attori principali nello sviluppo di un sistema logistico integrato, nazionale, toscano e livornese competitivo ed efficiente, promotori di opportunità per il nostro territorio e sostenitori attivi della transizione verso una logistica sostenibile e tecnologicamente avanzata.

1. Sviluppo infrastruttura interportuale

2. Gestione e amministrazione del condominio

3. Gestione degli immobili e Real Estate

4. Partecipazione alle Società di gestione del terminal delle autostrade del mare e dei magazzini refrigerati

Oltre 0

Aziende insediate

Oltre 0

Persone che operano nell'interporto

Circa 0

Transiti annui in/out ai varchi interportuali

Circa 0

Traffici annui in/out di treni nel nostro termnal

Chi Interporto Toscano Amerigo Vespucci S.P.A.

La società Interporto Toscano Amerigo Vespucci S.p.A. (anche “Interporto Toscano” o “ITAV”) svolge un ruolo di primaria importanza nella gestione dei flussi logistici del Porto di Livorno e nello sviluppo delle infrastrutture che collegano l’area portuale ai grandi collegamenti nazionali ed internazionali.

Le principali attività di sviluppo strategico

1.

Incrementare i collegamenti ferroviari verso i principali nodi nazionali

2.

Costruire nuove opportunità nel campo industriale creando condizioni favorevoli di attrattività imprenditoriale e aumento occupazionale

3.

Sviluppare il ruolo centrale dell’Interporto come area retro-portuale a servizio del Sistema Portuale Toscano

4.

Realizzare strutture dotate d’impianti che utilizzino energia da fonti rinnovabili

5.

Curare l’impatto ambientale e l’equilibrio paesaggistico

Denominato Retro Porto per la ridotta distanza di soli 5 km dal porto di Livorno

La breve distanza che lo separa dal Porto di Livorno gli è valsa l’attribuzione del nome di Retro Porto. Tale caratteristica permette a ITAV di giocare un ruolo strategico nella transizione a modelli di sviluppo economici, per mobilità e logistica, più sostenibili, agevolando il passaggio da mezzi di trasporto su gomma a mezzi di trasporto su rotaia e marittimi.

L'infrastruttura

L’Interporto si estende su una superficie di 2.800.000 m2.

  • Magazzini: 120.000 m2
  • Piazzali: 830.000 m2
  • Terminal ferroviario: 126.000 m2
  • Servizi generali: 142.000 m2
  • Strade interne: 736.800 m2
  • Aree verdi: 285.000 m2
  • Aree di futuro sviluppo edificabili 162.400 m2
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numeriinterporto

I Numeri dell'infrastruttura

  • 2 Gates di accesso | 11 km di strade | 5 km di recinzione anti-intrusiva | 14 cabine di trasformazione da MT a BT

  • 400 km di linee elettriche MT e BT | 300 km di cavi per illuminazione pubblica | 50 km di fibra ottica

  • 53 contatori esterni gestiti da Interporto | 15 km di tubazioni per la fornitura idrica 2 Server fisici 5 Server in Cloud
0 mq

Aree

utilizzate al 100%

0 mq

Magazzini

utilizzate al 100%

0 mq

Uffici

utilizzate al 100%

0 mq

Piazzali

realizzabili

0 mq

Magazzini

realizzabili

La Nostra Community

Riconosciamo il valore e l'importanza delle aziende insediate nelle nostre aree per il nostro presente e per il nostro futuro impegnandoci a sviluppare servizi di qualità dedicati alla Community di Interporto Vespucci

LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STORIA
LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STORIA LA NOSTRA STORIA

Prima del 1987

La Piana di Guasticce, come la toponomastica ci suggerisce, era un’ampia zona umida, appena dietro al Porto di Livorno. Allagata per buona parte dell’anno, risultava inadatta per le attività agricole.

1987

La società Interporto Toscano Amerigo Vespucci S.p.a. nasce da un partenariato pubblico

1987

1995

I primi rilievi, presi letteralmente su una barca, rivelarono subito l’inconsistenza dei terreni e fino a tutto il 1995, campi prova e mattività di ricerca e sperimentazione sono stati condotti da vari studi ingegneristici di rilievo nazionale e internazionale al fine di comprendere quali fossero le operazioni di bonifica più efficaci per questa area.

1995

1997

Primariamente, venne compiuta una immensa opera di drenaggio di tutta l’area di Guasticce, anche oltre quella strettamente coincidente con il perimetro dell’Interporto: le acque basse vennero direzionate verso un grande impianto idrovoro, invece le acque alte vennero arginate e successivamente direzionate verso percorsi alternativi.

1997

2000

Solo successivamente alla messa in sicurezza da un punto di vista idrogeologico, furono possibili le operazioni di riempimento, per circa due metri, finalizzate a portare in quota di progetto il piano di campagna, operazioni necessarie per la costruzione vera e propria della piattaforma interportuale.

Il materiale da riempimento venne, in un primo momento, reperito presso le cave presenti nelle aree limitrofe e nella bassa Maremma; in un secondo momento, grazie a un accordo con Rete Ferroviaria Italiana S.p.A. e la Soprintendenza della Regione Toscana, vennero fatti pervenire le terre di scavo provenienti dal cantiere per l’Alta Velocità nelle Gallerie Appenniniche, tramite un primissimo collegamento ferroviario Firenze- Guasticce.

2000

Inizi anni 2000

Vengono costruite le prime tre palazzine destinate ad uffici e i primi due magazzini sul lato rivolto al Porto; nella restante parte dell’area proseguono i lavori di costruzione della piattaforma e degli altrimagazzini.

 

Per tutti gli anni 2000

Interporto Toscano proseguì nella costruzione delle restanti infrastrutture, come le strade asfaltate (11 km), le tubazioni idriche (15km), le linee elettriche (400 km), le 14 cabine di trasformazione MT-BT, oltre che agli altri uffici e magazzini. In questo periodo, ITAV svolse attività immobiliare di costruzione e vendita di immobili.

2002 - 2012

2002

Nasce U.I.R. S.p.A., Unione Interporti
Riuniti, che opera per promuovere
e sviluppare l’intermodali

2009

Viene costituita Trailer Service S.r.l. che si occupa della gestione e della sosta dei mezzi di trasporto e della movimentazione
delle merci.

2011

Viene costituita Cold Storage Custom S.r.l. che si occupa della gestione, mediante celle frigo, di depositi e aree doganali di merci terze.

2012

La situazione finanziaria si presentava “profondamente squilibrata e di complicata gestione”.

2013

Inizia il piano di ristrutturazione finanziaria affiancato dalla definizione del Piano Strategico 2013-2023 sulla base del quale è stato deliberato il primo aumento di capitale.

2015

Il binario ferroviario diventa un vero e
proprio Terminal per il Porto di Livorno
e rappresenta per l’Interporto un primo
elemento infrastrutturale determinante per
il suo successivo sviluppo.

 

L’assemblea dei soci introduce all’interno
dell’oggetto sociale l’obiettivo di sviluppare
il proprio status strategico di Retro Porto
dello scalo portuale di Livorno.

2013 - 2015

2015 -2017

Il triennio della svolta ha visto l’inizio delle dismissioni immobiliari e la riduzione dell’indebitamento bancario, la chiusura di tutte le cause giudiziarie pendenti, l’incremento dell’utilizzo della Palazzina A. Vespucci ed innumerevoli interventi in termini di processi di qualità, attività formative e adozione di nuovi strumenti di gestione e nuovi servizi per aziende e merci, tra cui la
pesa certificata.

2015 - 2017

2018

Interporto Toscano avvia il processo per
diventare ASDC, Altro Sistema Distribuzione
chiuso, ossia una rete elettrica privata che
distribuisce energia all’interno di un sito
industriale, commerciale o di servizi.

2019

Prosegue il processo di dismissione
immobiliare e l’attivazione di nuovi servizi
per le imprese condomine e non solo.

2018 -2019

2020

Si compie definitivamente la svolta: viene
effettuato l’aumento di capitale da parte dell’Autorità di Sistema del Mar Tirreno Settentrionale, che ne diventa socio di riferimento, esaltando il ruolo di Retro Porto e si conclude il processo di ristrutturazione finanziaria. Prende inoltre avvio il nuovo Piano Industriale e, per il quarto anno consecutivo ITAV chiude il proprio bilancio
in attivo.

2020